La Commissione permanente per l’Innovazione e le Tecnologie nei Comuni
Nel quadro di sviluppo delle nuove tecnologie nella Pubblica Amministrazione e dell’ammodernamento delle strutture pubbliche, è stata insediata il 15 gennaio 2004 la “Commissione permanente per l’innovazione e le tecnologie nei Comuni”, (qui di seguito Commissione), dal Ministro per l’innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca, nell’ambito del Protocollo di Intesa siglato con il Presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Composta da un Comitato tecnico che agisce a livello operativo e da un Comitato strategico che determina gli indirizzi da seguire e ne verifica successivamente l’esecuzione, la Commissione, presieduta da Giulio De Petra, responsabile Area innovazione per Regioni ed enti locali del CNIPA, si trova a dover affrontare l’arduo compito di individuare e promuovere politiche mirate allo sviluppo dell’e-government nelle Amministrazioni centrali e periferiche. In modo particolare la sua attività deve tendere all’individuazione e alla promozione degli strumenti di accesso alla rete, garantendo l’interoperabilità dei servizi pubblici e la sicurezza dei servizi pubblici on-line, e per questo favorire il miglioramento dei portali locali e nazionali tesi all’erogazione di questi servizi.
Strumenti essenziali della propria attività sono le proposte, le conferenze, le iniziative congiunte che permettono uno sviluppo armonico delle politiche di e-government e della società dell’informazione a livello centrale che periferico, facilitando una cooperazione tra più Comuni, specialmente tra quelli più piccoli. Per questo la Commissione deve assicurare una continua cooperazione tra Comuni e strutture ministeriali. Sarà suo onere presentare periodicamente al Ministro per l’innovazione e le tecnologie e al Presidente dell’ANCI una relazione relativa alle attività intraprese per la realizzazione degli obbiettivi indicati nell’art. 1 del Protocollo di Intesa, varato il 19 dicembre 2003, e alle proposte che la Commissione desidera sottoporre alla Conferenza Stato-Città ed autonomie locali e la Conferenza unificata in merito alle politiche dell’innovazione da adottare.
Il ruolo della Commissione risulta imprescindibile nella realizzazione di quella che è stata definita la “seconda fase dell’e-government”, quella fase dove protagonisti della modernizzazione delle strutture pubbliche sono proprio i Comuni, e per la cui realizzazione sono stati stanziati ingenti finanziamenti. D’altronde un’altra strada non poteva essere percorsa, considerata la crescente richiesta degli utenti di uffici virtuali, che consentano di avere i servizi direttamente presso la propria abitazione.
Il migliore augurio è che la Commissione riesca attraverso il proprio operato a realizzare gli obbiettivi prefissati, concretizzando le finalità e superando le enormi difficoltà finora incontrate dalle amministrazioni pubbliche, in parte ancora impreparate ed in parte diffidenti alla sviluppo della società informatizzata.