Tavolo permanente al Viminale per valutare l’idoneità degli impianti di sicurezza
Nuove direttive sul fronte degli impianti di videosorveglianza comunale. Le linee guida arrivano dal Ministero dell’Interno con la nota n. 224632 del 2 Marzo 2012, in cui si chiariscono le modalità con cui dovranno essere installati o potenziati gli impianti nel rispetto delle nuove direttive ministeriali e l’obbligo di vaglio da parte del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Dopo l’ammissione dei comuni alla gestione diretta della sicurezza i sistemi di controllo elettronici del territorio sono diventati una realtà urbana assai diffusa, rendendo così necessaria la redazione di una normativa ad hoc in grado da un lato di supportare le scelte e le esigenze dei comuni e dall’altro di tutelare la privacy dei cittadini. Dal confronto tra polizia e carabinieri sulla questione è nata la piattaforma della videosorveglianza integrata: si tratta di un articolato documento, dotato di interessanti linee guida, di cui i comuni potranno servirsi per dar vita a sistemi di videosorveglianza efficienti o potenziare quelli esistenti. I comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica avranno il delicato compito di rendere valide le scelte dell’amministrazione comunale, facendo sempre riferimento al medesimo documento. Nella fattispecie, il documento favorisce e promuove la stretta collaborazione tra arma dei carabinieri, polizia e vigili nell’ottica di un sistema di sicurezza integrato, sottolineando l’importante ruolo strategico di tali sistemi per il controllo del territorio da parte delle autorità. A conferma di quanto detto, già nella circolare del 6 Agosto 2010, si rendeva necessario un esame preliminare delle installazioni da parte del comitato, indicazione ribadita anche dalle attuali direttive. Gli uffici del prefetto sono il luogo designato per ospitare le valutazioni sull‘idoneità strategica dei progetti di videosorveglianza, da discutere in occasione dei comitati periodici in materia di ordine e sicurezza. Per rendere maggiormente uniforme lo standard tecnologico degli impianti, il documento stabilisce inoltre l’istituzione di un tavolo permanente presso il Viminale deputato a presidiare l’evoluzione tecnologica ed esorta a prendere adeguatamente in considerazione tale quadro normativo in fase di progettazione o potenziamento degli impianti.