Telecamere su luogo di lavoro: la soluzione che mette tutti d’accordo

04/06/2012
di Leonardo

Prezioso strumento per tutelare il bene aziendale e la sicurezza pubblica, la videosorveglianza trova limiti alla sua diffusione soprattutto in relazione all’uso distorto che se ne potrebbe fare negli ambienti di lavoro. La difesa e il bene comune spesso infatti passano in secondo piano di fronte al timore da parte dei lavoratori di essere controllati a distanza dal datore di lavoro che potrebbe avvalersi di questo tecnologico dispositivo per valutare qualità e quantità di prestazione offerta dai propri collaboratori.
videosorv_17535209_xlPer evitare che ciò avvenga è necessario impedire che le immagini raccolte possano fornire informazioni in merito alle attività dei lavoratori e fare in modo che tali informazioni siano conservate e custodite per un periodo di tempo congruo  in un formato tale che soltanto le Forze dell’Ordine vi possano accedere in caso si verifichi un illecito. Questa soluzione, brevettata in Europa e presentata dalla società Antares srl di Desio all’Ispettorato del Lavoro di Milano, si è dimostrata in grado di garantire ai dipendenti la tutela dei loro diritti e, contemporaneamente, aumentare la sicurezza del luogo di lavoro ottenendo così l’approvazione.
Nel rispetto delle disposizioni presenti all’interno del DLgs 30/06/2003 n. 196 e del Provvedimento in materia di videosorveglianza  8 aprile 2010 la società in questione è stata autorizzata ad utilizzare un impianto di videosorveglianza con registrazione e remotizzazione delle immagini presso la propria sede. Naturalmente è vincolata all’obbligo di rispettare precise modalità di utilizzo, primo tra tutti quello di fornire apposita informativa scritta al personale dipendente in merito all’attivazione dell’impianto, al posizionamento delle telecamere e alle modalità di funzionamento, e di adibire anche un’adeguata cartellonistica per informare i clienti. Le immagini in nessun momento, a partire dalla loro acquisizione, potranno essere visionabili da alcuno e non possono quindi essere impiegate per accertamenti sulla qualità dell’attività svolta dai lavoratori, in caso di richiesta di acquisizione dei filmati criptati da parte delle Forze dell’Ordine, l’azienda dovrà informare tempestivamente i dipendenti i quali, a loro volta, potranno periodicamente verificare il corretto utilizzo dell’impianto.
Le telecamere dovranno essere orientate solo verso le aree considerate più esposte a rischi di furto e danneggiamenti,anche senelle stesse dovessero essere presenti dipendenti o collaboratori, e non potranno essere apportate nessun tipo di modifiche all’impianto né ulteriori apparecchiature, se non in conformità alla normativa vigente e previa comunicazione alle autorità competenti. Le immagini non possono inoltre essere impiegate per accertamenti sulla qualità o quantitàdell’attività svolta dai lavoratori e,in caso di richiesta di acquisizione dei filmati criptati da parte delle Forze dell’Ordine, l’azienda dovrà informare tempestivamente i dipendenti, i quali a loro volta, potranno periodicamente verificare il corretto utilizzo dell’impianto.

 

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