Ricette mediche: al nastro di partenza il formato digitale
La rivoluzione digitale presto interesserà anche le prescrizioni mediche. Entro il 2015 infatti medici e strutture sanitarie dovranno adeguarsi all’ultimo decreto Legge emesso in materia – datato 4 Ottobre 2012 – meglio conosciuto come Decreto crescita 2.0 dove all’art. 13 viene esplicitamente dichiarato che “le regioni e le province autonome, entro 6 mesi dall´entrata in vigore del presente decreto legge, provvedono alla graduale sostituzione delle prescrizioni in formato cartaceo con le equivalenti in formato elettronico, in percentuali che, in ogni caso, non dovranno risultare inferiori al 60% nel 2013, all´80% nel 2014 e al 90% nel 2015“, si legge nella relazione illustrativa.
Dal primo gennaio 2014, le prescrizioni farmaceutiche generate in formato elettronico sono valide su tutto il territorio nazionale. I medici rilasciano le prescrizioni di farmaceutica e specialistica esclusivamente in formato elettronico”. I vantaggi di integrare all’interno di un’unica rete più servizi risultano facilmente intuibili. Accesso facilitato alle terapie, migliore monitoraggio e controllo della spesa sanitaria e delle stesse terapie e possibilità di ridurre il rischio di sprechi sono tra i benefici immediatamente godibili. Lo scambio di informazioni relative al paziente – più veloce e diretto – è un altro degli aspetti da non sottovalutare: i processi automatizzati di gestione delle ricette mediche favoriranno notevolmente il controllo dell’appropriatezza prescrittiva a vantaggio dei processi di comunicazione sia all’interno delle strutture che all’esterno.
Ad avviare la procedura di emissione della ricetta elettronica è il medico stesso, il quale – secondo quanto previsto dall’art.1 del Decreto Ministeriale del 2 Novembre 2011 “al momento della generazione della ricetta elettronica, invia al Sistema di accoglienza centrale (Sac) del Ministero dell´economia, i dati della ricetta comprensivi del Numero della ricetta elettronica (Nre), del codice fiscale dell´assistito titolare della prescrizione e dell´eventuale esenzione dalla compartecipazione dalla spesa”.
Se l’invio ha avuto esito positivo al paziente sarà rilasciato il promemoria cartaceo della ricetta elettronica. Su richiesta dell’assistito la procedura prevede anche la possibilità di trasmettere il promemoria attraverso altri canali – definiti negli allegati tecnici del decreto. In caso contrario, ovvero se l’esito dell’invio risulta negativo, il medico è tenuto a segnalare l’anomalia al Sistema Tessera Sanitaria ed è autorizzato a servirsi del tradizionale ricettario per la prescrizione.
Nel momento in cui l´assistito utilizza la ricetta elettronica, la struttura che si occupa di erogare i servizi sanitari previsti, in base alle informazioni “di cui al promemoria della medesima ricetta elettronica”, preleva dal Sac i dati della prestazione da attuare, comprese le eventuali indicazioni di esenzione.
Fatto questo, la struttura di erogazione ritira il promemoria presentato dall’assistito. Se i dati necessari alla procedura non risultassero disponibili al momento dell’operazione, la struttura oltre a provvedere alla segnalazione dell’anomalia al Sistema Tessera Sanitaria, dovrebbe erogare la prestazione rilevando i dati dal promemoria e trasmettendoli telematicamente al Sac.
Qualora si verificassero errori, il servizio prevede la possibilità per il medico prescrittore di annullare una ricetta elettronica precedentemente inserita. Il SAC stesso provvede infatti a contrassegnare la ricetta annullata con esito positivo come “annullata”. Non rientrano nell’ambito di applicazione delle ricette elettroniche “medicinali stupefacenti e sostanze psicotrope” come previsto dall’art. 3 del Decreto Ministeriale del 2 Novembre 2011.
A velocizzare tale procedimento di digitalizzazione, dandogli ulteriore impulso, è stata la pubblicazione, sul portale dedicato alla Tessera Sanitaria, risalente a pochi giorni fa, dell’aggiornamento delle linee guida della ricetta elettronica, in seguito all’entrata in vigore dell’obbligo di indicazione del principio attivo in ricetta secondo quanto previsto dalla Spending Review. Il 15 Marzo è fissato l’avvio delle nuove disposizioni.
Nello specifico il documento – elaborato sulla base del lavoro svolto dal Tavolo tecnico istituito presso il Ministero della Salute, con il sostegno del Ministero dell’Economia e delle finanze – chiarisce le modalità per attuare l’adeguamento dei sistemi informatici di farmacie, medici e Regioni autorizzate finalizzato alla compilazione della ricetta online e della trasmissione dei dati ad essa connessi.
In attesa che i vari sistemi informatici siano allineati e adeguati alle nuove funzionalità, a partire dal prossimo 15 Marzo un messaggio comunicherà il mancato aggiornamento del sistema nel caso in cui gli invii effettuati non rispondano alle disposizioni previste dalle sovra citate Linee guida, anche se questo non precluderà l’accettazione e l’acquisizione delle ricette. Per tenere sotto controllo il progressivo adeguamento dei sistemi informatici da parte delle diverse strutture sono previsti monitoraggi periodici dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Economia e delle finanze.