Privacy: Google perde contro il Garante, più tutele per gli utenti italiani
Importante novità in arrivo per gli utenti di Google in Italia. Per la prima volta in Europa, Il Garante della Privacy, ha stabilito con Google l’adozione di una serie di misure, attraverso cui il motore di ricerca si impegna, affinché venga garantita una maggior tutela alla riservatezza degli utenti italiani.
Non solo. Dovrà sottoporsi a verifiche periodiche trimestrali da parte dello stesso Garante per controllare che si adegui alla normativa sui dati personali del nostro paese. In questo modo si potranno monitorare le modifiche che Google apporterà ai trattamenti dei dati personali degli utenti riguardo l’utilizzo del motore di ricerca e dei servizi offerti, tra cui ad esempio la posta elettronica Gmail, You Tube e i social Google +.
A renderlo noto è lo stesso Garante attraverso l’approvazione del provvedimento di verifica dello scorso Luglio in cui erano già state aumentate le tutele per i navigatori attraverso l’adozione di una serie di regole applicate all’insieme dei servizi offerti da Google: dall’applicazione di un’informativa generale resa all’utente in merito al trattamento dei suoi dati insieme ad una più specifica relativa ai singoli servizi – all’avviso agli utenti sull’utilizzo dei loro dati personali a fini di profilazione per una pubblicità mirata e personalizzata utilizzando anche tecniche sofisticate come il “fingerprinting”; dall’acquisizione del consenso degli utenti per utilizzare i loro dati per scopi pubblicitari alla definizione di tempi certi per la conservazione dei dati.
Google avrà a disposizione un anno per portare a termine le prescrizioni impartite dal Garante. Nella breve disamina che segue verranno approfonditi gli aspetti salienti delle disposizioni.
Per prima cosa verrà migliorata la privacy policy della società che sarà accessibile chiara e differenziata in base ai servizi offerti, mentre l’informativa dovrà includere i dettagli sulle finalità e sulle modalità del trattamento degli utenti, facendo riferimento anche ad eventuali profilazioni effettuate mediante l’incrocio dei dati tra servizi diversi. Inoltre, saranno rese informazioni precise anche in merito all’utilizzo dei cookie e ad altri servizi identificativi, come il sopracitato “fingerprinting”, attraverso cui sono raccolte le informazioni relative alle modalità di utilizzo del terminale da parte dell’utente e che, diversamente dai cookie, sono archiviate direttamente presso i server della società.
Gli utenti avranno la facoltà di verificare le modifiche apportate nel tempo da Google attraverso la consultazione di un archivio in cui saranno inserite anche le precedenti versioni del testo dell’informativa.
Se invece l’obiettivo di Google sarà quello di profilare chi utilizza i suoi servizi potrà farlo solo dopo aver ottenuto un consenso informato, sia nel caso di nuovi utenti sia in caso di quelli già esistenti. Viene poi data piena attuazione anche al precedente provvedimento generale dello scorso 8 Maggio in merito all’utilizzo dei cookie e alle modalità di tracciamento degli utenti anche per quelli non registrati ai servizi della società ma, che, in ogni caso, ne usufruiscono.
Al di là di tutto, verrà garantito agli utenti il diritto di opporsi al trattamento dei propri dati per finalità di profilazione.
Le disposizioni prospettano maggiori tutele per gli utenti anche in tema di conservazione e cancellazione di dati personali: nello specifico, dovranno essere garantite tempistiche precise sulla cancellazione dei dati sia on-line sia rispetto a quelli archiviati su sistemi di back up e, in merito all’anonimizzazione, dovranno essere revisionate le regole interne.
Infine, per quanto concerne il cosiddetto “diritto all’oblio”, Google continuerà ad occuparsi delle richieste di rimozione delle informazioni dai risultati di ricerca ricevute da parte degli utenti italiani.
Il percorso intrapreso sarà lungo, ma, come ha evidenziato il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, “E’ un passo significativo per l’Italia che si avvia verso una strada nuova in Europa”.