Cloud alla maturità. La preparazione fa vincere le imprese
Il Cloud conoscerà una nuova ondata di crescita nella sua adozione. E’ ciò che emerge da uno studio voluto da Cisco, e realizzato da IDC, che ha coinvolto 3400 decisori IT in 17 paesi del mondo, che già utilizzano con success soluzioni cloud-based.
L’InfoBrief dal titolo “Don’t Get Left Behind: The Business Benefits of Achieving Greater Cloud Adoption” mostra come il cloud sia sempre più uno strumento di crescita e innovazione oltre che un supporto all’efficienza ed alla riduzione dei costi.
Il fattore economico resta uno dei vantaggi fortemente percepiti, il 53% delle imprese attende infatti ricavi maggiori nel prossimo biennio grazie al cloud. Lo studio rivela tuttavia una potenziale contraddizione dato che solo l’1% delle aziende può contare su una strategia di adozione del cloud ottimizzata e il 32% non ha alcuna strategia al riguardo.
Cinque i livelli di maturità rispetto all’adozione del cloud che può essere: ad hoc, opportunistica, ripetibile, gestita, ottimizzata.
I vantaggi economici per le aziende più mature (adozione ottimizzata del cloud) sono evidentemente più significativi. Queste imprese ottengono in media 1,6 milioni di dollari in più di ricavi per ogni applicazione realizzata su cloud privato o pubblico. A questo dato si aggiunge la riduzione dei costi, con un risparmio medio di 1,2 milioni di dollari per ogni applicazione su cloud.
Da cosa arrivano i ricavi? Soprattutto dal poter dedicare le risorse IT maggiormente a innovazione e iniziative strategiche rispetto alla manutenzione dei sistemi. Questo vantaggio, vale la pena ricordarlo, passa da una attenta valutazione del fornitore e da una corretta implementazione anche a livello contrattuale. Particolare attenzione va infatti dedicata ad alcuni aspetti di governance e compliance normativa:
- Tutela della proprietà delle informazioni
- Aspetti privacy
- Governance interna (policy, procedure, responsabilità)
- Clausole inerenti la migrazione dati in caso di interruzione della fornitura
Posti i giusti requisiti è evidente, come sottolineato dallo studio IDC, che un ambiente maggiormente affidabile, agile e scalabile consente di accrescere la produttività dei dipendenti (occorre porre attenzione anche agli aspetti legati al BYOD) e risparmiare su costi di infrastruttura.
Le aziende che hanno raggiunto il livello più alto di adozione ottimizzata ottengono risultati molto significativi:
- i ricavi crescono del 10,4%
- i costi IT sono ridotti del 77%
- il tempo di provisioning per servizi e applicazioni IT si riduce del 99%
- i reparti IT migliorano del 72% la loro capacità di rispettare gli SLA e raddoppiano la loro capacità di investire in nuovi progetti volti all’innovazione.
Maturità e geografia globale
Il cloud “maturo”, nei paesi presi in considerazione, mostra una geografia non uniforme. USA e America Latina registrano la maggiore percentuale di imprese che hanno strategie cloud di livello ripetibile, gestito o ottimizzato – rispettivamente con il 34% e il 29%. In Europa, il paese che ha la maggiore maturità cloud è il Regno Unito (27%) seguito dalla Germania (21%). Fanalino di coda della classifica il Giappone, con solo il 9%.
Guardando invece ai vari mercati verticali, è il settore manifatturiero a registrare la più alta percentuale di aziende posizionate in uno dei tre livelli di adozione più elevati (33%), seguito dall’IT (30%), dal settore finanziario (29%) e dal settore sanitario (28%). I livelli di adozione più bassi si registrano nel settore pubblico ed educativo, nei servizi professionali (22%) e nel commercio all’ingrosso o dettaglio (20%).