Giovanni Buttarelli al Privacy Day: svolta normativa alle porte
Regolamento Europeo alle porte
A distanza di ormai venti anni dall’emanazione della direttiva 95/46 che ha dato vita al nostro attuale Codice della Privacy, il Garante Europeo della Privacy, Giovanni Buttarelli, in occasione del 5° Privacy Day organizzato da Federprivacy, in video conferenza da Bruxelles ha annunciato che entro poche settimane si arriverà all’accordo politico sul nuovo Regolamento Europeo della privacy e protezione dei dati.
Tale accordo politico, frutto di un lavoro di oltre un quadriennio, comporterà, a differenza di oggi, una omologazione della disciplina in tutti e 28 i paesi Europei andando, quindi, a eliminare le divergenze a oggi presenti nei paesi UE in tema di privacy.
Il regolamento Europeo si prefigge di disciplinare la materia per almeno venti anni e per far ciò, afferma Buttarelli, occorrerà una forte cooperazione tra tutti gli attori interessati al fine di offrire una efficace tutela dei diritti e libertà fondamentali della persona che possa essere efficace anche con il naturale e rapido sviluppo tecnologico.
Big Data e Privacy
Il Garante Europeo ha evidenziato inoltre, il ruolo fondamentale che avranno i Big Data nell’immediato futuro e la necessità di regolamentare tali tecnologie in modo da offrire una tutela agli individui quali persone e non soltanto quali utenti passivi, consumatori o abbonati. I Big Data si dovranno inserire in un contesto di tutela della privacy e dei dati che garantisca fiducia alle persone circa il trattamento dei loro dati affermando, inoltre, che un business etico non può che trarre beneficio da un nuovo quadro normativo chiaro e omogeneo.
Le figure professionali necessarie
Dal nuovo regolamento Europeo in tema di privacy e protezione dei dati scaturiranno la necessità per chi gestisce i dati di dotarsi di nuove figure professionali, quali Data Protection Officer e il Data Consultant.
La necessità di tali figure professionali in relazione al nuovo regolamento Europeo è fortemente sentita dagli addetti ai lavori, infatti, in occasione del Privacy Day, l’UNI, l’ente di normazione nazionale, ha diffuso i risultati di una ricerca condotta su oltre 1.000 aziende dove è emerso che le figure professionali più ricercate al fine di meglio attenersi al regolamento europeo sono: consulenti e avvocati specializzati in materia (29,3%), privacy officer (28,8%) e il responsabile privacy aziendale (19,7%).