Data Protection Officer: obbligo di comunicazione dei dati di contatto
Obbligo di comunicazione del nominativo del Responsabile per la Protezione dei dati (Data Protection Officer) entro il 25 maggio 2018. A disciplinare tale adempimento è il paragrafo 7 dell’articolo 37 del Regolamento Europeo Privacy UE/2016/679 (GDPR), imponendo sia ai soggetti pubblici che privati la trasmissione all’Autorità di Controllo dei dati di contatto del proprio DPO, laddove sia stato designato.
Titolari del trattamento e Responsabili devono quindi attivarsi per rispondere a questa disposizione, finalizzata – secondo la nota rilasciata dal Garante italiano – a “garantire che le autorità di controllo possano contattare il Responsabile della Protezione dei Dati in modo facile e diretto, come chiarito nelle Linee guida sui Responsabili della Protezione dei Dati (RPD) adottate dal Gruppo Articolo 29 (WP 243 rev. 01 – punto 2.6)”
Nella medesima nota l’Autorità – citando l’art. 39 par.1 lettera e) del Regolamento – ricorda infatti che il Responsabile della Protezione dei dati funge da “punto di contatto” tra l’ente o azienda ed il Garante.
Sul Sito del Garante è disponibile la procedura per la comunicazione dei dati di contatto del Responsabile della Protezione dei Dati. Al seguente link http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/8868525 è possibile prendere visione della procedura online per la comunicazione del nominativo.
La nota fornisce agli utenti le informazioni necessarie per procedere all’ espletamento della pratica. Per facilitare l’individuazione degli step operativi, riportiamo di seguito le istruzioni rese note dall’Autorità:
- Compilazione della comunicazione
- Istruzioni
- Fac-simile del modello di comunicazione
- Pagina informativa sul RPD
La suddetta attività è compresa, lo ricordiamo, negli obblighi previsti dalla nuova cornice normativa e, come tale, il mancato rispetto rientra nel quadro sanzionatorio contemplato dal GDPR. La necessità di procedere rapidamente alla comunicazione dei contatti è rafforzata dalla facilità con cui è possibile identificare i soggetti inadempienti.