Flusso di dati UE-Giappone: impegno reciproco per un sistema di protezione dei dati condiviso
Grande entusiasmo per l’esito positivo dei colloqui tra il Commissario della Commissione per la protezione delle informazioni personali del Giappone, Haruhi Kumazawa e Věra Jourová, Commissario per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, conclusi lo scorso 17 Luglio. Obiettivo dell’incontro: il riconoscimento dei rispettivi sistemi di protezione dei dati come “equivalenti”, nell’ottica di creare un flusso di dati sicuro tra Europa e Giappone.
Si tratta di una decisione di non poco conto quella raggiunta tra le due Autorità, finalizzata a rafforzare un partenariato economico e strategico basato su valori condivisi in materia di protezione dei dati personali e standard comuni. Il principale effetto di questo accordo di adeguatezza reciproca sarà quello di dar vita all’area più vasta al mondo per quanto riguarda il trasferimento sicuro di dati. I cittadini europei beneficeranno in maniera diretta dell’elevato livello di protezione delle informazioni in caso di trasferimenti dati verso il Giappone e le stesse imprese europee – in virtù di un sistema condiviso e normato con un partner commerciale chiave del mercato mondiale – avranno accesso a 127 milioni di consumatori giapponesi.
Nel comunicato stampa il Commissario Věra Jourová ribadisce la collaborazione strategica già in essere tra UE e Giappone, ponendo l’accento sul fatto che i dati rappresentano “il carburante dell’economia globale” e che questo accordo, consentendo un flusso sicuro delle informazioni, favorirà non solo i cittadini, ma le rispettive economie. Una leadership importante, in un settore cruciale, destinata a dettare e modellare standard globali ai quali i mercati di altri paesi potranno ispirarsi.
L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco di portare a compimento le varie procedure interne necessarie per definire il quadro per il trasferimento dati tra i due Paesi, con l’obiettivo di renderlo operativo entro il prossimo autunno.
A tal fine, il Giappone, prima che la Commissione adotti formalmente la propria decisione di adeguatezza secondo l’art.45 del GDPR, a conferma della volontà di rispettare pienamente gli standard dell’Unione, implementerà ulteriori salvaguardie per proteggere i dati personali dei cittadini europei. Tali misure rafforzeranno le garanzie per i cittadini europei, con specifica attenzione al trattamento dei dati sensibili, ai diritti di accesso e rettifica ed alla gestione dei reclami. Suddette regole saranno vincolanti per le società nipponiche che importano dati dall’UE e saranno applicabili dal Garante giapponese e dai tribunali locali.
I prossimi passi per completare la procedura di adozione previsti dalla Commissione secondo l’iter abituale sono:
- l’approvazione di un progetto di decisione da parte del Collegio della Commissione Ue;
- parere del Comitato europeo per la protezione dei dati (ex WP29);
- Aggiornamento della Commissione del Parlamento europeo sulle libertà civili, la giustizia e gli affari interni;
- l’adozione definitiva della decisione di adeguatezza.